martedì 26 luglio 2016

GORILLA BISCUITS LIVE @ MAGNOLIA ESTATE (MI)


I Gorilla Biscuits non sono solo una delle leggendarie band hardcore e straight edge di New York – il periodo è quello d’oro, ovviamente. Sono anche il disegnino fatto bene di quello che l’adolescenza – facciamo anche post – corretta dovrebbe essere: tatuaggi, short, skateboard, pogo, stage diving, attitudine positiva, musica, coerenza, le strade infinite della metropoli con le cuffie sulle orecchie e amore incondizionato per quello che sta fuori e dentro. La reunion della band di Anthony Civorelli ha il sapore del liceo e una scia di attese che sfiora l’incredibile. Finalmente potremo cantare tutti in coro Start Today dall’inizio alla fine, senza sembrare i soliti drop out niente-in-testa: Vans e calza bianca al ginocchio le parole d’ordine e il proscenio dell’Idroscalo a fare da cornice alle stelle negli occhi.



NEUROSIS @ FESTA RADIO ONDA D'URTO


Ci sono voluti tre anni per riavere la band di Steve Von Till e Scott Kelly in Italia. C’è voluto lo spazio libero della Festa di Radio Onda d’Urto, che li ospiterà come macabra anticipazione del Ferragosto Tricolore. Quindi niente pasta al forno sulla spiaggia libera o tavolate alle feste su in collina, niente cornetto di panna con la granella o amori rubati nella notte estiva. Il tempo dei sorrisi è morto. Il combo di Oakland, infatti, riemerge dalle lamiere di un incidente spazio temporale: quegli anni 90 che li hanno consacrati leggende di un crossover musicale inclassificabile e ferino. Forse “atmospheric hardcore” è il termine migliore o la circostanza perfetta per delineare il loro ultimo album Fires Within Fires, licenziato dalla loro Neurot Recording, su un palco a cielo aperto proprio sopra l’Inferno.




mercoledì 20 luglio 2016

NEIL YOUNG live a Milano. Ovvero la mia prima volta per Rolling Stone Italia.

Non si è mai veramente pronti a un live di Neil Young, tantomeno quando, come nel mio caso, è la prima volta. Una sorta di battesimo profano in musica, da ritmo semplice e cadenzato nell’afa dei parcheggi a rito collettivo sciamanico. Per il “Rebel Content Tour” il Mito canadese si fa accompagnare da una band di giovani e talentuosi musicisti: i Promise Of The Real. Con loro ha scritto il suo ultimo album, The Monsanto Years, e con loro riprende l’epopea interrotta coi Crazy Horse, dando vita a 170 minuti circa di pura magia sonica.
Lo show perfettamente gestito dal Market Sound fa ricredere chi vedeva nel folksinger, già di Buffalo Springfield e CSN&Y, solo l’ombra del passato glorioso. Le canzoni ci sono tutte, le emozioni trapanano pancia e orecchie, così come le cavalcate chitarristiche che Neil tesse sia con i nuovi Nelson che con Willie medesimo, guest a sorpresa delle tappe italiane. Intere famiglie di fianco a me intonano all’unisono After The Gold RushHeart Of GoldThe Needle And The Damage Done sbattendosene di tutto. Sul palco solo organo, chitarra acustica e l’occhio di bue. Il delirio vero, però, esplode quando il suono si fa elettrico e gli ampli iniziano a fischiare per gli assoli, in momenti di pura psichedelia West Coast. Certo, non si può essere indifferenti davanti alla storia. Come quandoCowgirl In The Sand irrompe in una versione iperdilatata che scivola, si ferma, si contorce su se stessa e strizza lo stomaco. Gli occhi che si cercano lucidi nel medesimo metro quadrato, con quell’espressione lì di chi darebbe tutto per il Rock. Insomma il mood generale è questo. Il resto è pura cronaca musicale: l’uomo è vivo e pulsante e l’artista è una macchina da guerra che tutto muove traendo il massimo divertimento da ogni singola nota. Poi il trionfo con Rockin’ In The Free World dal minutaggio imbarazzante e che mette i titoli di coda a una splendida notte di luna piena. Il bis con Willie Nelson (Homegrown) ci sorprenda disarmati alle spalle. Purtroppo, caro Neil, ti sei giocato il 10 pieno non eseguendo Hey Hey My MY e Hurricane. Vergogna!

martedì 5 luglio 2016

LAST SHADOW PUPPETS @ ALCATRAZ. 6 LUGLIO 2016.


Che estate sarebbe senza l’euforia di un concerto dei Last Shadow Puppets, finalmente in tour in Italia? Dopo aver calcato svariati palchi prestigiosi, il supergruppo formato dalla mente degli Arctic Monkyes Alex Turner e l’ex leader dei The Rascals Miles Kane – insieme al produttore James Ford e il bassista Zach Dawes (Mini Mansion) – proverà a raccontare anche a noi le storie di due ragazzacci volati armi e bagagli a Los Angeles per svoltare – direzione Futuro. Piccoli quadretti di vita da (indie?) rocker raccolti nel secondo album Everything You’ve Come To Expect, che ancora deve convincere i fan della prima ora. Ci vediamo sottopalco allora, pronti a ballare sul borotalco.